Se ne sente parlare ormai da qualche tempo, dei distretti commerciali, ovvero quello che in base a quanto stabilito dalla Regione Veneto si definisce come “espressione di politica attiva a sostegno del settore commercio nell’ambito dei centri storici e urbani”. Per dirla in altre parole si tratta di un modello organizzativo urbanistico che vede la partecipazione di più attori (commercianti ed imprenditori, cittadini, associazioni di categoria, amministrazioni) per lo sviluppo economico e sociale di un territorio. Da anni il concetto di aggregazione e partecipazione per lo sviluppo del territorio è stato portato avanti da Confesercenti con l'obiettivo di creare delle piastre commerciali, a beneficio di tutti i commercianti e artigiani, liberi professionisti, cittadini, e consumatori dell'area stessa, e a beneficio della vivibilità e della attrattività del distretto. Grazie a un lavoro costante, Confesercenti è riuscita in collaborazione con Cescot Veneto, a far inserire all'interno della Legge Regionale del Commercio, la legge 50, il distretto commerciale e, a seguito di tale passaggio, la Regione ha stanziato dei contributi economici per la gestione degli stessi.
Ecco che nel 2014 ogni Comune o insieme di alcuni comuni, ha avuto la possibilità di presentare dei progetti alla Regione, in totale ne sono stati presentati 53 di cui 16 sono passati con il 100% di contributo e dieci sono il 70%. Di quelli presentati attraverso il nostro ente di formazione Cescot Veneto, ne sono passati 11 su 13, sette dei quali nella provincia di Padova.
I Distretti del Commercio sono a tutti gli effetti uno dei temi più cari a Confesercenti. Abbiamo quindi chiesto ai candidati sindaco della città di Padova se ci credono e cosa ritengano si possa fare per incentivarlo nella nostra città. Ecco le risposte.